Il discorso della Montagna è il nucleo della fede cristiana
n. 1624
Omelia 7^ Domenica T.O.
19.2.2017
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
La novitĂ di GesĂą
L’amore più grande dell’odio
Il discorso della Montagna è il nucleo della fede cristiana! E’ contenuta in esso la più grande novità di Gesù: l’amore verso i nemici. Nella sua morte in croce, si rivolge al Padre pregando: “Padre perdonali, perchè non sanno quello che fanno” (Lc 23,34). Gesù si mette, cosi’, nella direzione contraria rispetto agli insegnamenti dell’Antico Testalento. L’odio risiede nel cuore dell’uomo dall’inizio dell’umanità , come ci racconta il libro della Genesi. La legge antica diceva cosi’: “occhio per occhio, dente per dente” (Lv 24,20). Ecco il cambiamento: insegna a non resistere al malvagio, offrendo l’altra guancia, lasciare che ti tolgano il mantello, fare due Km a chi ci forza a farne uno. Anche Cristo lo ha fatto. Insegna l’amore verso il prossimo come suo comandamento e, questo amore include l’amore verso i nemici, per essere come il Padre. Dice: “Io pero’ vi dico: amate i vostri nemici e pregate per coloro che vi perseguitano! Cosi’ diventerete figli del Padre vostro che sta nei cieli, perchè è Lui che fa nascere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa cadere la pioggia sui giusti e sugli ingiusti” (Mt 5,44). La ragione fondamentale è essere santi come santo è il Padre celeste, essendo “misericordiosi come il Padre è misericordioso” (Lc 3,36). Essere santi è dunque essere misericordiosi. Amare i nemici, criterio della vera fede in Gesù. Per Lui, il modello è sempre il Padre. E’ una scuola. Cosi’ arriviamo alla santità . Con questi insegnamenti Gesù ci mette sul cammino della santità . Questa si realizza nelle cose semplici dell’amore affinchè la vita sia piena. Non è questo il concetto di santità presentato e vissuto da molti. Il Vangelo è chiaro e i suoi metodi sono altri
Risposta guaritrice
Viviamo in un mondo di guerre. Le peggiori sono quelle interne dentro le comunità e le famiglie. Gesù vuole ammortizzare la forza del male con il bene. Paolo riassume questo pensiero di Gesù con queste parola: “non lasciatevi vincere dal male, ma vincete il male con il bene” (Rm 12,21). Difendersi non significa aumentare la violenza. Per questo insegna: “ma io vi dico di non opporvi al malvagio, anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra! “ (Mt 5,39). Questo vuol dire non aumentare la forza del male. L’insegnamento di Gesù smonta lo schema della malvagità , dell’aggressività e della guerra. Non desidera continuare la battaglia gettando benzina sul fuoco. Cosi’ si rompe la logica del male. E’ la strategia cristiana. “Avete udito cio’ che è stato detto: amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico! Io pero’ vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano” . I nemici esisteranno sempre, preghiamo per loro e cerchiamo la pace. E’ una caratteristica cristiana il perdono dei nemici e più, non creare inimicizia e non promuovere la discordia.
Essere come il Padre
Il riferimento di Gesù resta sempre il Padre, come preghiamo nel salmo 102 che rivela l’amore di Dio: “il Signore è indulgente, è favorevole, è paziente, è compassionevole. Non ci tratta secondo le nostrre mancanze, non ci punisce in proporzione alle nostre colpe”. Nell’AT. Per essere santi si propone questa ragione : “Siate santi perchè Io, il Signore vostro Dio, sono santo” (LV 19,1-2). Il progetto di vita del fedele, rispecchiata nel Padre e rivelata da Gesù, ha un modo di essere: “siate perfetti, come il vostro Padre celeste è perfetto” (Mt 5,48). Nell’Eucaristia entriamo in comunione anche con la sua mentalità di pace. E’ il suo momento di pregare per i nemici e creare un’onda d’amore che vinca l’odio. E’ cio’ che chiamiamo la civiltà dell’amore. Se ci amiamo diamo il nostro contributo a questo progetto affinchè la vita cresca nel mondo.
Letture: Lv.19,1-2.17-18; Salmo 10; 1Cor.3,16-23; Matteo5,38-48
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