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L’Attesa Personalmente non amo attendere. L’attesa è una situazione che non mi piace, e ciò da sempre. Tuttavia nella mia vita ho dovuto fare i conti con essa, un po’ come tutti, penso!. Poi, pellegrinando in varie letture, ho scoperto che essa può avere un valore. E da allora la riflessione interiore è entrata in funzione. Mi sono come “imbattuta” con quei libri che parlavano di essa. Non li ho cercati, ma all’improvviso, girovagando tra librerie senza mete precise, quei testi si sono messi in evidenza. Mi sono lasciata colpire dai titoli, anche se spesso ero “fuori tempo”, come mi veniva fatto osservare. Infatti spesso trovavo i libri che parlavano dell’Attesa, magari durante il tempo di Pasqua e qualcuno mi diceva che quello era un tema dell’Avvento. Credo che non ci sia un tempo particolare in cui occuparsene, ogni tempo è buono e opportuno, soprattutto quando lo spirito è maturo per quella riflessione. L’attesa appartiene principalmente al Natale perché si attende Colui che viene, che è venuto e che verrà , e così l’attesa diventa anche il tema dell’Apocalisse, e della Parusia. Ma l’attesa è nel contempo anche il tema della Pasqua, perché si attende la Risurrezione di Gesù, oltre che la nostra e con questa attesa si entra nell’escatologia. Quante dimensioni ha l’Attesa, non è vero! Così ho scoperto che l’Attesa è problema e mistero al tempo stesso, che interessa il cammino di ogni fedele. Si vede che essa fa parte del cammino verso Dio. Ho cominciato da allora a vedere, senza sforzo, riferimenti sull’attesa, in molti ambiti intorno a me. Questi testi sono un'occasione per invitarvi a riflettere sull’Attesa, in questo tempo di Avvento, per trovare in essa il messaggio positivo che contiene, alla luce della fede. La redattrice del portale Roma 2009
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