Essere Cristiani

Catechismo San Pio X Misteri della Grazia da 267 a 413

 

 

PARTE III  –  MEZZI DELLA GRAZIA
Sezione I – Sacramenti o mezzi produttivi

Capo I  Sacramenti in generale

267. Che cosa sono i sacramenti?
I sacramenti sono segni efficaci della grazia, istituiti da Gesù Cristo per santificarci.
268. Perché i sacramenti sono segni efficaci della grazia?
I sacramenti sono segni della grazia, perché con la parte sensibile che hanno, significano o indicano
quella grazia invisibile che conferiscono; e ne sono segni efficaci, perchè significando la grazia
realmente la conferiscono.
269. Quale grazia conferiscono i sacramenti?
I sacramenti conferiscono 1a grazia santificante e la grazia sacramentale.
270. Che cos’è la grazia santificante?
La grazia santificante è quel dono soprannaturale, inerente all’anima nostra e perciò abituale, che ci
rende santi, cioè giusti, amici e figli adottivi Dio, fratelli di Gesù Cristo ed eredi del paradiso.
271. Che cos’è la grazia sacramentale?
La grazia sacramentale é il diritto alle grazie speciali necessarie per conseguire il fine proprio di
ciascun sacramento.
272. Chi ha dato ai sacramenti la virtù di conferire la grazia?
Gesù Cristo, l’Uomo-Dio, ha dato ai sacramenti la virtù di conferire la grazia, che Egli stesso ci ha
meritato con la sua Passione e Morte.
273. Come ci santificano i sacramenti?
I sacramenti ci santificano, o col darci. la prima grazia santificante che cancella il peccato, o
coll’accrescerci quella grazia che già possediamo.
274. Quali sacramenti ci danno la prima grazia?
Ci danno la prima grazia il Battesimo e la Penitenza, che si chiamano sacramenti dei morti, perché
donano la vita della grazia alle anime morte per il peccato.
275. Quali sacramenti ci accrescono la grazia?
Ci accrescono la grazia la Cresima, l’Eucaristia, l’Estrema Unzione, l’Ordine e il Matrimonio, che si
chiamano sacramenti dei vivi, perchè chi li riceve, deve già vivere spiritualmente per la grazia di
Dio.
276. Chi riceve un sacramento dei vivi sapendo di non essere in grazia di Dio, commette
peccato?
Chi riceve un sacramento dei vivi sapendo di non essere in grazia di Dio, commette peccato
gravissimo di sacrilegio, perché riceve indegnamente una cosa sacra.
277. Che dobbiamo fare per conservar la grazia dei sacramenti?
Per conservare la grazia dei sacramenti dobbiamo corrispondere con l’azione propria, operando il
bene e fuggendo il male.
278. Quali sono i sacramenti più necessari per salvarsi?
I sacramenti più necessari per salvanti sono i sacramenti dei morti, cioè il Battesimo e la Penitenza,
perchè danno la prima grazia o la vita spirituale.
279. Il Battesimo e la Penitenza sono ugualmente necessari?
Il Battesimo e la Penitenza non sono egualmente necessari, perchè il Battesimo è necessario a tutti,
nascendo tutti col peccato originale; la Penitenza, invece, è necessaria a quelli che, dopo il
Battesimo, han perduto la grazia peccando mortalmente.
280. Se il Battesimo necessario a tutti, può salvarsi nessuno senza Battesimo?
Senza Battesimo nessuno può salvarsi, quando però non si possa ricevere il Battesimo di acqua,
basta il Battesimo di sangue, cioè il martirio sofferto per Gesù Cristo, oppure il Battesimo di
desiderio che é l’amor di carità, desideroso dei mezzi di salute istituiti da Dio.
281. Quante volte si possono ricevere i sacramenti?
I sacramenti si possono ricevere alcuni più volte, altri una volta sola.
282. Quali sacramenti si ricevono una volta sola?
Si ricevono una volta sola il Battesimo, la Cresima e l’Ordine.
283. Perchè il Battesimo, la Cresima e l’Ordine si ricevono una volta sola?
Il Battesimo, la Cresima e l’Ordine si ricevono una volta sola, perchè imprimono nell’anima un
carattere permanente, operando una consacrazione perpetua dell’uomo a Gesù Cristo, la quale lo
distingue da chi non l’abbia.
284. Che cos’è il carattere?
Il carattere è un segno distintivo spirituale che non si cancella mai.
285. Qual carattere imprimono nell’anima il Battesimo, la Cresima e l’Ordine?
Il Battesimo imprime nell’anima il carattere di cristiano; la Cresima quello di soldato di Gesù
Cristo; l’Ordine quello di suo ministro.
286. Quante cose si richiedono per fare un sacramento?
Per fare un sacramento si richiedono tre cose: la materia, la forma e il ministro, il quale abbia
l’intenzione di fare ciò che fa la Chiesa
287. Che cos’è la materia del sacramento?
Materia del sacramento è l’elemento sensibile che si richiede per farlo, come l’acqua nel Battesimo.
288. Che cos’è la forma del sacramento?
Forma del sacramento sono le parole che il ministro deve proferire nell’atto stesso di applicare la
materia.
289. Chi è il ministro del sacramento?
Ministro del sacramento è la persona capace che lo fa o conferisce, in nurse e per autorità di Gesù
Cristo.
Capo II
Battesimo
290. Che cos’è il Battesimo?
Il Battesimo è íl sacramento che ci fa cristiani cioè seguaci di Gesù Cristo, figli di Dio e membri
della Chiesa.
291. Qual è la materia del Battesimo?
Materia del Battesimo è l’acqua naturale.
292. Qual è la forma del Battesimo?
Forma del Battesimo sono le parole Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito
Santo.
293. Chi è ministro del Battesimo?
Ministro del Battesimo è, d’ordinario, il sacerdote, ma, in caso di necessità, può essere chiunque,
anche un eretico o infedele, purchè abbia l’intenzione dì fare ciò che fa la Chiesa.
294. Come si dà il Battesimo?
Il Battesimo si dà versando l’acqua sul capo del battezzando e dicendo nello stesso tempo le parole
della forma.
295. Quali effetti produce il Battesimo?
Il Battesimo conferisce la prima grazia santificante e le virtù soprannaturali, togliendo il peccato
originale e gli attuali, se vi sono, con ogni debito di pena per essi dovuta; imprima il carattere di
cristiano e rende capace di ricevere gli altri sacramenti.
296. Il Battesimo trasforma l’uomo?
Il Battesimo trasforma l’uomo nello spirito e lo fa come rinascere rendendolo un uomo nuovo;
perciò allora gli si dà un nome conveniente, quello di un Santo che gli sia esempio e protettore nella
vita di cristiano.
297. Chi riceve il Battesimo a che cosa si obbliga?
Chi riceve il Battesimo, diventando cristiano, si obbliga a professar la Fede e ad osservar la Legge
di Gesù Cristo; e perciò rinunzia a quanto vi si oppone.
298. A che si rinunzia nel ricevere il Battesimo?
Nel ricevere il Battesimo si rinunzia al demonio, alle sue opere e alle sue pompe.
299. Che s’intende per opere e pompe del demonio?
Per opere e pompe del demonio s’intendono i peccati, le vanità del mondo e le sue massime
perverse, contrarie al Vangelo.
300. I bambini nel Battesimo come rinunziano al demonio?
I bambini nel Battesimo rinunziano al demonio per mezzo dei padrini.
301. Chi sono i padrini nel Battesimo?
I padrini nel Battesimo son quelli che presentano alla Chiesa il battezzando, rispondono in suo
nome se è bambino, assumendosi, quali padri spirituali, la cura della sua educazione cristiana, se vi
mancassero i genitori, e perciò debbono essere buoni cristiani.
302. Siamo noi obbligati a mantener le promesse e le rinunzie fatte dai padrini a nome nostro
nel Battesimo?
Siamo obbligati a mantener le promesse e le rinunzie fatte dai padrini a nome nostro nel Battesimo,
perchè esse c’impongono solo quello che Dio impone a tutti, e che dovremmo noi stessi promettere
per salvarci.
303. I genitori o chi ne tiene il luogo, quando debbono mandare il bambino al Battesimo?
I genitori o chi ne tiene il luogo, debbono mandare il bambino al Battesimo non più tardi di otto o
dieci giorni; anzi conviene assicurargli subito la grazia e la felicità eterna, potendo egli molto
facilmente morire
PARTE III
MEZZI DELLA GRAZIA
Sezione I – Sacramenti o mezzi produttivi
Capo III
Cresima o Confermazione
304. Che cos’è la Cresima o Confermazione?
La Cresima o Confermazione è il sacramento che ci fa perfetti cristiani e soldati di Gesù Cristo, e ce
ne imprime il carattere.
305. Qual è la materia della Cresima?
Materia della Cresima è il sacro crisma, cioè olio misto con balsamo, consacrato dal Vescovo il
giovedì santo.
306. Qual è la forma della Cresima?
Forma della Cresima sono le parole Ti segno col segno della Croce, e ti confermo col crisma della
salute, nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo.
307. Chi è ministro della Cresima?
Ministro della Cresima è il Vescovo, e, straordinariamente, il sacerdote che ne abbia facoltà dal
Papa.
308. Il Vescovo come amministra la Cresima?
Il Vescovo, stese le mani sopra i cresimandi, invoca lo Spirito Santo, poi col sacro crisma unge in
forma di croce la fronte di ciascuno, pronunziando le parole della forma, quindi gli dà un leggero
schiaffo dicendo: La pace sia con te; e alla fine benedice solennemente tutti i cresimati.
309. In che modo la Cresima ci fa perfetti cristiani e soldati di Gesù Cristo?
La Cresima ci fa perfetti cristiani e soldati di Gesù Cristo dandoci l’abbondanza dello Spirito Santo,
cioè della sua grazia e de’ suoi doni, i quali ci confermano o rafforzano nella fede e nelle altre virtù
contro i nemici spirituali.
310. A qual età è bene ricevere la Cresima?
E’ bene ricevere la Cresima all’età di sette anni circa, perchè allora sogliono cominciare le
tentazioni, e si può abbastanza conoscere la santità e la grazia di questo sacramento.
311. Chi ricevé la Cresima, quali disposizioni deve avere?
Chi riceve la Cresima deve essere in grazia di Dio, e, se ha l’uso di ragione, deve conoscere i misteri
principali della Fede, e accostarsi al sacramento con devozione, profondamente compreso di ciò che
il rito significa.
312. Che significa il sacro crisma?
Il sacro crisma, con l’olio che si espande e dà forza, significa la grazia abbondante della
Confermazione; e col balsamo che è odoroso e preserva dalla corruzione, significa il buon odore
delle virtù che il cresimato dovrà possedere, fuggendo la corruzione dei vizi.
313. Che significa l’unzione che si fa sulla fronte in forma di croce?
L’unzione che si fa sulla fronte in forma di croce, significa che, il cresimato, da forte soldato di
Gesù Cristo, dovrà portar alta la fronte senza arrossire della Croce e senza aver paura dei nemici
della Fede.
314. Che significa il leggero schiaffo che il Vescovo dà al cresimato?
Il leggero schiaffo che il Vescovo dà al cresimato, significa che questi deve essere disposto a
soffrire per la Fede ogni affronto e ogni pena.
315. Nella Cresima ci sono i padrini?
Nella Cresima ci sono per gli uomini .i padrini, e per le donne le madrine, che debbono essere buoni
cristiani per edificare e assistere spiritualmente i cresimati.
Capo IV
Eucaristia
§ 1. Sacramento, istituzione, fine.
316. Che cos’è l’Eucaristia?
L’Eucaristia è il sacramento che, sotto le apparenze del pane e del vino, contiene realmente Corpo,
Sangue, Anima e Divinità del Nostro Signor Gesù Cristo per nutrimento delle anime.
317. Qual è la materia dell’Eucaristia?
Materia dell’Eucaristia è il pane di frumento e il vino di uva.
318. Qual è la forma dell’Eucaristia?
Forma dell’Eucaristia sono le parole di Gesù Cristo Questo é il Corpo mio; questo é il Calice del
Sangue mio… sparso per voi e per molti a remissione dei peccati *.
*Orazioni, II, Canone.
319. Chi è ministrò dell’Eucaristia?
Ministro dell’Eucaristia è il sacerdote il quale, pronunziando nella Messa le parole di Gesù Cristo,
cambia il pane nel Corpo e il vino nel Sangue di Lui.
320. Gesù Cristo quando istituì l’Eucaristia?
Gesù Cristo istituì l’Eucaristia nell’ultima Cena, prima della sua Passione, quando consacrò il pane e
il vino, e li distribuì agli Apostoli come Corpo e Sangue suo, comandando che poi facessero
altrettanto in sua memoria.
321. Perchè Gesù Cristo istituì l’Eucaristia?
Gesù Cristo istituì l’Eucaristia, perchè fosse nella Messa il sacrificio permanente del Nuovo
Testamento e nella comunione il cibo delle anime, a perpetuo ricordo del suo amore e della sua
Passione e Morte.
2. Presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucaristia.
322. Nell’Eucaristia c’è lo stesso Gesù Cristo che è in cielo, e che nacque in terra da Maria
Vergine?
Nell’Eucaristia c’è lo stesso Gesù Cristo che è in cielo, e che nacque in terra da Maria Vergine.
323. Perchè credete voi che Gesù Cristo è veramente nell’Eucaristia?
Credo che Gesù Cristo è veramente nell’Eucaristia, perchè Egli stesso disse Corpo e Sangue suo il
pane e il vino consacrato, e perché così c’insegna la Chiesa; ma è un mistero, e grande mistero,
324. Che cos’è l’ostia prima della consacrazione?
L’ostia prima della consacrazione è pane.
325. Dopo la consacrazione che cos’è l’ostia?
Dopo la consacrazione l’ostia è il vero Corpo del Nostro Signor Gesù Cristo sotto le apparenze del
pane.
326. Nel calice prima della consacrazione che cosa si contiene?
Nel calice prima della consacrazione si contiene vino con alcune gocce d’acqua.
327. Dopo la consacrazione che c’è nel calice?
Nel calice dopo la consacrazione c’è il vero Sangue del Nostro Signor Gesù Cristo sotto le
apparenze del vino.
328. Quando diventano Corpo e Sangue di Gesù il pane e il vino?
Il pane e il vino diventano Corpo e Sangue di Gesù al momento della consacrazione.
329. Dopo la consacrazione non c’è più niente del pane e del vino?
Dopo la consacrazione non c’è più nè pane nè vino, ma ne restano solamente le specie o apparenze,
senza la sostanza.
330. Che cosa sono le specie o apparenze?
Le specie o apparenze sono tutto ciò che cade sotto i sensi, come la figura, i1 colore, l’odore, il
sapore del pane e del vino.
331. Sotto le apparenze del pane c’è solo il Corpo di Gesù Cristo, o sotto quelle del vino c’è
solo il suo Sangue?
No, sotto le apparenze del pane c’è tutto Gesù Cristo, in Corpo, Sangue, Anima e Divinità; e così
sotto quelle del vino.
332. Quando si rompe l’ostia in più parti, si rompe il Corpo di Gesù Cristo?
Quando si rompe l’ostia in più parti, non si rompe il Corpo di Gesù Cristo, ma solamente le specie
del pane; e il Corpo del Signore rimane intero in ciascuna parte.
333. Gesù Cristo si trova in tutte le ostie consacrate del mondo?
Si, Gesù Cristo si trova in tutte le ostie consacrate del mondo.
334. Perchè si conserva nelle chiese la santissima Eucaristia?
La santissima Eucaristia si conserva nelle chiese, perchè i fedeli l’adorino, perchè la ricevano nella
comunione, e perchè sentano in essa la perpetua assistenza e presenza di Gesù Cristo nella Chiesa.
§ 3. Santa comunione, disposizioni, obbligo, effetti.
335. Quante cose sono necessarie per fare una buona comunione?
Per fare una buona comunione sono necessarie tre cose: 1° essere in grazia di Dio; 2° sapere e
pensare chi si va a ricevere; 3° essere digiuno dalla mezzanotte.
336. Che significa « essere in grazia di Dio » ?
Essere in grazia di Dio significa avere la coscienza monda da ogni peccato mortale.
337. Chi si comunica sapendo d’essere in peccato mortale, riceve Gesù Cristo?
Chi si comunica sapendo d’essere in peccato mortale, riceve Gesù Cristo, ma non la sua grazia, anzi,
commettendo un orribile sacrilegio, si rende meritevole di dannazione.
338. Che significa « sapere e pensare chi si va a ricevere » ?
Sapere c pensare chi si va a ricevere significa accostarsi a Nostro Signor Gesù Cristo nell’Eucaristia
con fede viva, con ardente desiderio e con profonda umiltà e modestia.
339. Qual digiuno si richiede prima della comunione?
Prima della comunione si richiede il digiuno naturale ossia totale, che si rompe con qualunque cosa
presa a modo di cibo o di bevanda.
340. E’ permessa mai la comunione a chi non è digiuno?
La comunione a chi non è digiuno, è permessa in pericolo di morte, e durante le lunghe malattie,
nelle condizioni determinate dalla Chiesa.
341. C’è obbligo di ricevere la comunione?
C’è obbligo di ricevere la comunione ogni anno a Pasqua, e in pericolo di morte, come viatico che
sostenti l’anima nel viaggio all’eternità.
342. A qual età comincia l’obbligo della comunione pasquale?
L’obbligo della comunione pasquale comincia all’età in cui si è capaci di farla con sufficienti
disposizioni, cioè, d’ordinario, circa i sette anni.
343. E’ cosa buona e utile comunicarsi spesso?
E’ cosa ottima e utilissima comunicarsi spesso, anche tutti i giorni, purchè si faccia sempre con le
dovute disposizioni.
344. Dopo la comunione, quanto tempo resta in noi Gesù Cristo?
Dopo la comunione Gesù Cristo resta in noi finchè durano le specie eucaristiche.
345. Quali effetti produce l’Eucaristia in chi la riceve degnamente?
L’Eucaristia, in chi la riceve degnamente, conserva e accresce la grazia, che è la vita dell’anima,
come fa il cibo per la vita del corpo; rimette i peccati veniali e preserva dai mortali; dà spirituale
consolazione e conforto, accrescendo la carità e la speranza della vita eterna di cui è pegno.
§ 4. Santo Sacrificio della Messa.
346. L’Eucaristia è solo un sacramento?
L’Eucaristia non è solo un sacramento, ma é anche il sacrificio permanente del Nuovo Testamento,
e come tale si chiama la santa Messa.
347. Che cos’è il sacrificio?
Il sacrificio è la pubblica offerta a Dio d’una cosa che si distrugge per professare che Egli è il
Creatore e Padrone supremo, al quale tutto interamente è dovuto.
348. Che cos’è la santa Messa?
La santa Messa é il sacrificio del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo che, sotto le specie del pane e
del vino, si offre dal sacerdote a Dio sull’altare, in memoria e rinnovazione del sacrificio della
Croce.
349. Il sacrificio della Messa è il sacrificio stesso della Croce?
Il sacrificio della Messa é il sacrificio stesso della Croce; solo c’è differenza nel modo di compierlo.
350. Che differenza c’è tra il sacrificio della Croce e quello della Messa?
Tra il sacrificio della Croce e quello della Messa c’è questa differenza, che Gesù Cristo, sulla Croce
si sacrificò dando volontariamente il proprio Sangue, e meritò ogni grazia per noi; invece sull’altare
Egli, senza spargere sangue, si sacrifica e si annienta misticamente pel ministero del sacerdote, e ci
applica i meriti del sacrificio della Croce.
351. Per quali. fini si offre a Dio la Messa?
La Messa si offre a Dio per rendergli il culto supremo di latria o adorazione, per ringraziarlo de’
suoi benefizi, per placarlo è dargli soddisfazione dei nostri peccati, e per ottener grazie, a vantaggio
dei fedeli vivi e defunti.
352. La Messa non si offre anche ai Santi?
La Messa non si offre ai Santi, ma a Dio solo, anche quando si celebri in onor dei Santi: il sacrificio
spetta solo al Creatore e Padrone supremo.
353. Siamo obbligati ad ascoltare la Messa?
Siamo obbligati ad ascoltare la Messa la domenica e le altre feste comandate; giova però assistervi
spesso, per partecipare al più grande atto della Religione, sommamente grato a Dio e meritorio.
354. Qual è il modo più conveniente di assistere alla Messa?
Il modo più conveniente di assistere alla Messa è di offrirla a Dio in unione col sacerdote,
ripensando al sacrificio della Croce, cioè alla Passione e Morte del Signore, e comunicandosi: la
comunione è unione reale alla Vittima immolata, ed è perciò la maggior partecipazione al santo
Sacrificio.
Capo V
Penitenza
§ 1. Sacramento e sue parti – Esame di coscienza.
335. Che cos’è la Penitenza?
La Penitenza o Confessione è il sacramento istituito da Gesù Cristo per rimettere i peccati
commessi dopo il Battesimo.
356. Il sacramento della Penitenza quando fu istituito da Gesù Cristo?
Il sacramento della Penitenza fu istituito da Gesù Cristo quando disse agli Apostoli, e in essi ai loro
successori: «Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno loro rimessi; e saranno
ritenuti a chi li riterrete » *.
* Giov., XX, 22-23.
357 Chi è ministro della Penitenza?
Ministro della Penitenza è il sacerdote approvato dal Vescovo.
358 Quante e quali cose si richiedono per fare una buona confessione?
Per fare una buona confessione si richiedono cinque cose: 1° l’esame di coscienza; 2° il dolore dei
peccati; 3° il proponimento di non commetterne più; 4° la confessione; 5° la soddisfazione o
penitenza.
359. Come si fa l’esame di coscienza?
L’esame di coscienza si fa richiamando alla mente i peccati commessi in pensieri, parole, opere ed
omissioni, contro i comandamenti di Dio, i precetti della Chiesa e gli obblighi del proprio stato, a
cominciare dall’ultima confessione ben fatta.
360. Nell’esame dobbiamo ricercare il numero dei peccati?
Nell’esame dobbiamo ricercare con diligenza anche il numero dei peccati mortali.
§ 2. Dolore e proponimento.
361. Che cos’è il dolore?
Il dolore o pentimento è quel dispiacere e odio dei peccati commessi, che ci fa proporre di non più
peccare.
362. Di quante specie è il dolore?
Il dolore è di due specie: perfetto o contrizione, e imperfetto o attrizione.
363. Che cos’è il dolore perfetto o contrizione?
Il dolore perfetto o contrizione, è il dispiacere dei peccati commessi, perché sono offesa di Dio
nostro Padre, infinitamente buono e amabile, e cagione della Passione e Morte del Nostro Redentore
Gesù Cristo, Figliuolo di Dio.
364. Perchè la contrizione è dolore perfetto?
La contrizione è dolore perfetto, perchè nasce da un motivo perfetto, cioè dall’amore filiale di Dio o
carità, e perchè ci ottiene subito il perdono dei peccati, sebbene resti l’obbligo di confessarli.
365. Che cos’è il dolore imperfetto o attrizione?
Il dolore imperfetto o attrizione è il dispiacere dei peccati commessi, per il timore dei castighi eterni
e temporali, o anche per la bruttezza del peccato.
366. Perchè l’attrizione è dolore imperfetto?
L’attrizione è dolore imperfetto, perchè nasce da motivi meno perfetti e propri di servi anzichè di
figli, e perchè non ci ottiene il perdono dei peccati se non mediante il sacramento.
367. È necessario aver dolore di tutti i peccati commessi?
È necessario aver dolore di tutti i peccati mortali commessi, senza eccezione; e conviene averlo
anche dei veniali.
368. Perchè è necessario aver dolore di tutti i peccati mortali?
È necessario aver dolore di tutti i peccati mortali, perchè con qualunque di essi si è gravemente
offeso Dio, se ne è perduta la grazia, e si merita di restare separati da Lui in eterno.
369. Che cos’è il proponimento?
Il proponimento è la volontà risoluta di non commettere mai più peccati e di fuggirne le occasioni.
370. Che cos’è l’occasione del peccato?
L’occasione del peccato è ciò che ci mette in pericolo di peccare, sia persona sia cosa.
371. Siamo obbligati a fuggire le occasioni dei peccati?
Siamo obbligati, a fuggire le occasioni dei peccati, perchè siamo obbligati a fuggire il peccato: chi
non le fugge; finisce per cadere, poichè «chi ama il pericolo perirà in esso»*.
* Eccli., III, 27.
§ 3 Confessione dei peccati.
372. Che cos’é la confessione?
La confessione è l’accusa dei peccati fatta al sacerdote confessore, per averne l’assoluzione.
373. Di quali peccati siamo obbligati a confessarci?
Siamo obbligati a confessarci di tutti i peccati mortali non ancora confessati o confessati male;
giova però confessare anche i veniali.
374. Come dobbiamo accusare i peccati mortali?
Dobbiamo accusare i peccati mortali pienamente, senza farci vincere da una falsa vergogna a
tacerne alcuno, dichiarandone la specie, il numero e anche le circostanze che aggiungessero una
nuova grave malizia.
375. Chi non ricorda il numero preciso dei peccati mortali, che deve fare?
Chi non ricorda il numero preciso dei peccati mortali, deve far capire il numero che gli sembra più
vicino alla verità.
376. Perchè non dobbiamo farci vincere dalla vergogna a tacere qualche peccato mortale?
Non dobbiamo farci vincere dalla vergogna a tacere qualche peccato mortale, perchè ci confessiamo
a Gesú Cristo nella persona del confessore, e questi non può rivelar nessun peccato, a costo anche
della vita; e perchè, altrimenti, non ottenendo il perdono, saremo svergognati dinanzi a tutti, nel
giudizio universale.
377. Chi per vergogna o per altro motivo, tacesse un peccato mortale, farebbe una buona
confessione?
Chi per vergogna o per altro motivo non giusto tacesse un peccato mortale, non farebbe una buona
confessione, ma commetterebbe un sacrilegio.
378. Che deve fare chi sa di non essersi confessato bene?
Chi sa di non essersi confessato bene, deve rifare le confessioni mal fatte e accusarsi dei sacrilegi
commessi.
379. Chi senza colpa tralasciò o dimenticò un peccato mortale, ha fatto una buona
confessione?
Chi senza colpa tralasciò o dimenticò un peccato mortale, ha fatto una buona confessione; ma gli
resta l’obbligo di accusarsene in seguito.
§ 4. Assoluzione – Soddisfazione – Indulgenze.
380. Che cos’è l’assoluzione?
L’assoluzione è la sentenza con cui il sacerdote, in nome di Gesù Cristo, rimette i peccati al
penitente dicendo: Io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito
Santo. Cosi sia.
381. Rimessi con l’assoluzione i peccati, è anche rimessa ogni pena meritata ?
Rimessi con l’assoluzione i peccati, è rimessa la pena eterna meritata col peccato mortale, ma se non
si abbia una contrizione perfettissima, rimane ordinariamente da scontare, in questa vita o nell’altra,
una pena temporanea.
382. Che cos’è la soddisfazione o penitenza sacramentale?
La soddisfazione o penitenza sacramentale è l’opera buona imposta dal confessore a castigo e a
correzione del peccatore, e a sconto della pena temporanea meritata peccando.
383 Quando conviene fare la penitenza sacramentale?
Conviene fare la penitenza sacramentale al più presto, se il confessore non ne ha assegnato il tempo.
384. La penitenza sacramentale basta a liberarci da tutta la pena temporanea meritata col
peccato?
La penitenza sacramentale non basta, d’ordinario, a liberarci da tutta la pena temporanea meritata
col peccato, e perciò conviene supplire con altre opere di penitenza e di pietà e con indulgenze.
385. Quali sono le opere di penitenza e di pietà?
Le opere di penitenza e di pietà sono: i digiuni, le mortificazioni, gli atti di misericordia spirituale e
corporale *, le preghiere, e l’uso pio di quelle cose benedette e di quelle cerimonie sacre che si
chiamano sacramentali, come l’acqua santa e le varie benedizioni.
*.Formole 21,22 .
386. Che cos’è l’indulgenza?
L’indulgenza è una remissione di pena temporanea dovuta per i peccati, che la Chiesa concede sotto
certe condizioni a chi è in grazia, applicandogli i meriti e le soddisfazioni sovrabbondanti di Gesù
Cristo, della Madonna e dei Santi, le quali costituiscono il tesoro della Chiesa.
387. Di quante specie è l’indulgenza?
L’indulgenza è di due specie: plenaria e parziale.
388. Qual è l’indulgenza plenaria?
L’indulgenza plenaria è quella che rimette tutta la pena temporanea dovuta per i peccati.
389. Qual è l’indulgenza parziale?
L’indulgenza parziale é quella che rimette soltanto una parte della pena temporanea dovuta per i
peccati.
390. Che s’intende per indulgenza di « quaranta » o « cento giorni », di « sette anni » e simili?
Per indulgenza di quaranta o cento giorni, di sette anni e simili, s’intende la remissione di tanta pena
temporanea, quanta se ne sarebbe scontata con quaranta, cento giorni o sette anni della penitenza
anticamente stabilita dalla Chiesa.
391. Che si richiede per acquistare le indulgenze?
Per acquistare le indulgenze si richiede di essere in stato di grazia e di eseguire bene le. opere
prescritte.
Capo VI
Estrema Unzione
392. Che cos’è l’Estrema Unzione?
L’Estrema Unzione, detta pure Olio santo, è il sacramento istituito a sollievo spirituale e anche
corporale dei cristiani gravemente infermi.
393 Chi è ministro dell’Estrema Unzione?
Ministro dell’Estrema Unzione è il sacerdote parroco, o altro sacerdote che ne abbia il permesso.
394. Il sacerdote come amministra l’Estrema Unzione?
Il sacerdote amministra l’Estrema Unzione ungendo in forma di croce, con l’olio benedetto dal
Vescovo, gli organi dei sensi dell’infermo e dicendo: Per questa unzione santa e per la sua
pietosissima misericordia, il Signore ti perdoni ogni colpa commessa con la vista, con l’udito, ecc.
Così sia.
395 Che effetti produce l’Estrema Unzione?
L’Estrema Unzione accresce la grazia santificante; cancella i peccati veniali, e anche i mortali che
l’infermo, attrito, non potesse confessare; dà forza per sopportare pazientemente il male, resistere
alle tentazioni e morire santamente, e aiuta anche a ricuperare, la sanità, se è bene per l’anima.
396. Quando si può dare l’Olio santo?
L’Olio santo si può dare quando la malattia è pericolosa; ed è bene darlo subito dopo la confessione
e il Viatico, mentre il malato conserva la conoscenza.
Capo VII
Ordine
397. Che cos’è 1’« Ordine »?
L’Ordine è il sacramento che dà la potestà di compiere le azioni sacre riguardanti l’Eucaristia e la
salute delle anime, e imprime il carattere di ministri di Dio.
398. Chi è ministro dell’Ordine?
Ministro dell’Ordine è il Vescovo, che dà lo Spirito Santo e là potestà sacra coll’imporre le mani e
consegnare gli oggetti sacri propri dell’Ordine, dicendo le parole della forma prescritta.
399. Perchè il sacramento che fa i ministri di Dio si chiama Ordine?
Il sacramento che fa i ministri di Dio si chiama Ordine, perchè comprende vari gradi di ministri,
l’uno subordinato all’altro, dai quali risulta la sacra Gerarchia.
400. Quali sono i gradi della sacra Gerarchia?
I gradi della sacra Gerarchia sono: gli Ordini minori, il Suddiaconato e il Diaconato, che sono
preparatori; il Presbiterato o Sacerdozio che dà la potestà di consacrar l’Eucaristia e di rimettere i
peccati; e l’Episcopato, pienezza del Sacerdozio, che dà quella di conferir gli Ordini, e di
ammaestrare e governare i fedeli.
401. E’ grande la dignità del Sacerdozio?
La dignità del Sacerdozio è grandissima per la sua potestà sul Corpo reale di Gesù Cristo che rende
presente nell’Eucaristia, e sul corpo mistico di Lui, la chiesa, che governa, con la missione sublime
di condurre gli uomini alla santità e alla vita beata.
402. Qual fine deve avere chi entra negli Ordini?
Chi entra negli Ordini deve aver per fine,soltanto la gloria di Dio e la salute delle anime.
403. Può entrare ciascuno a suo arbitrio negli Ordini?
Nessuno può entrare a suo arbitrio negli Ordini, ma deve essere chiamato da Dio per mezzo del
proprio Vescovo, cioè deve avere la vocazione, con le virtù e con le attitudini al sacro ministero, da
essa richieste.
404. Chi entrasse nel Sacerdozio senza vocazione farebbe male?
Chi entrasse nel Sacerdozio senza vocazione farebbe malissimo; perché difficilmente potrebbe
osservarne gli altissimi doveri, con evidente pericolo di scandali pubblici e di perdizione eterna.
405. Quali doveri hanno i fedeli verso i chiamati agli Ordini?
I fedeli hanno il dovere di lasciare ai figli e dipendenti piena libertà di seguir la vocazione; inoltre di
chiedere a Dio buoni pastori e ministri, e di digiunare a tal fine nelle quattro Tempora; finalmente di
venerare gli ordinati come persone sacre a Dio.
Capo VIII
Matrimonio
406. Che cos’è il « Matrimonio » ?
Il Matrimonio è il sacramento che unisce l’uomo e la donna indissolubilmente, come sono uniti
Gesù Cristo e la Chiesa sua sposa, e dà loro la grazia. di santamente convivere e di educare
cristianamente i figliuoli.
407. Chi è ministro del Matrimonio?
Ministri del Matrimonio sono gli sposi che lo contraggono.
408. Come si contrae il Matrimonio?
Il matrimonio si contrae esprimendo il mutuo consenso davanti al parroco, o un sacerdote suo
delegato, ed almeno a due testimoni.
409. Il Matrimonio celebrato in questa forma consegue in Italia anche gli effetti civili ?
Il Matrimonio celebrato in questa forma consegue in Italia anche gli effetti civili, perché lo Stato
Italiano riconosce tali effetti al Sacramento del Matrimonio.
410. Il Matrimonio così celebrato come consegue in Italia anche gli effetti civili?
Il Matrimonio così celebrato consegue in Italia anche gli effetti civili, mediante la sua regolare
trascrizione nei registri dello stato civile, fatta a richiesta del parroco.
411. Gli sposi cattolici possono anche compiere il Matrimonio civile?
Gli sposi cattolici non possono compiere il Matrimonio civile nè prima nè dopo il Matrimonio
religioso: che se lo osassero anche con 1’intenzione di celebrare in appresso il Matrimonio religioso
sono dalla Chiesa considerati pubblici peccatori.
412. Gli sposi nel contrarre il Matrimonio debbono essere in grazia di Dio?
Gli sposi nel contrarre il Matrimonio debbono essere in grazia di Dio, altrimenti commettono un
sacrilegio.
413. Che doveri hanno gli sposi?
Gli sposi hanno il dovere di convivere santamente, di aiutarsi con affetto costante nelle necessità
spirituali e temporali, e di educar bene i figliuoli, curandone l’anima non meno del corpo, e
formandoli anzitutto alla religione e alla virtù con la parola e con l’esempio.
PREGHIAMO
Questi Sacramenti, o Signore, ci mondino con la loro potente virtù e ci facciano giungere puri a te
che ne sei l’autore (1).
Signore, la partecipazione a’ tuoi sacramenti ci salvi e ci confermi nella luce della tua verità(2). Te
ne supplichiamo per il tuo Figliuolo Gesù Cristo, ecc.
(1) Dalla Segreta della Domenica I dell’Avvento.
(2) Dal Postcom. della Messa dei Ss. Ippolito e Cassiano (12 agosto).

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