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raccolta testi natalizi



 Raccolta temi Natalizi


legati da piccole riflessioni
 
Frasi bibliche, evangeliche, della spiritualità cristiana e della liturgia, inerenti il Natale. Per aiutarci a contemplare la meraviglia di questo Mistero: Il Verbo eterno di Dio che si fa carne nel Bambino Gesù. Per chi vuole meditare sul Mistero del Natale, può seguire, se vuole, il percorso, scritturistico che tracciamo.



"Si, il Signore si leverĂ ...
per compiere la sua opera,
un'opera straordinaria,
per adempiere il suo progetto,
progetto singolare...
  
(Is. 28,21)

 Inno

Adoriamo il mistero
del Cristo redentore,
nato da Maria Vergine.
Nel suo grembo purissimo
Egli si è fatto uomo
per divino consiglio

Maria, piena di grazia,
intatta, sempre vergine,
è il tempio dell'Altissimo.

Come sole che sorge,
come sposo dal talamo,
Dio viene a salvarci.

O luce che risplende
nella notte del mondo,
vinci le nostre tenebre

O GesĂą, re di gloria
mediatore per gli uomini,
dĂ  il perdono e la pace.

A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed alla Spirito
Ora e sempre nei secoli.
Amen.


  Figlio Unigenito

Eb, 1

“Iddio che nei tempi antichi aveva parlato ai Padri nei Profeti, in una successione e varietà di modi, in questa fine dei tempi ha parlato a noi nel Figlio”

 Fil 2,6

“Gesù, essendo per natura Dio, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma annichilì se stesso, divenendo simile agli uomini”

 Eb 10,5 e salmo 40,8

“Gesù entrando nel mondo dice: non hai voluto nè sacrificio nè offerta; ma un corpo mi hai preparato... Allora io dissi: ecco io vengo per fare, o Dio, la tua volontà”

 Gv 1,14

“E il Verbo si fece carne e pose la sua dimora in mezzo a noi”

 

Gesù è la tenda del convegno, in lui possiamo essere ammessi alla presenza di Dio

 

Riflessione

Il Figlio unigenito del Dio Altissimo prende forma umana, si incarna.

Riveste la sua divinità con l’abito dell’umanità, con un corpo umano.

Il figlio unigenito di Dio, generato da Dio - non creato - della stessa natura di Dio - Dio come Dio - si incarna: in un luogo e in un tempo, nella storia.

Il Figlio, vero Dio, si incarna, si riveste di umanità nel seno purissimo della Vergine Maria; nasce nel mondo e nella storia del mondo... e il tempo acquista così un nuovo significato.

"Si , il Figlio di Dio, della stessa sostanza del Padre.... è nato nel tempo. Dio è entrato nella storia. L'incomparabile "oggi" eterno di Dio si è fatto presenza nelle quotidiane vicende dell'uomo"

 (dall'omelia Papa Giovanni Paolo II notte natale 1999)

E così il tempo, diventa abitato dalla continua presenza di Dio all'uomo. E se vuole, oggi, in ogni suo oggi, l'uomo può incontrarlo nella storia. Parola e Corpo di Gesù, sono consegnati alla Chiesa: custode e ministra.

La storia ha una missione nel piano di Dio, racconta le meraviglie di Dio ad ogni uomo della terra, fino all'ultimo uomo, per suscitare, in ciascuno: la fede, cioè la risposta a  Dio che parla di se nella storia umana, con eventi e parole. Anche la storia non è profana, essa è sacra nel piano di Dio che l'ha scelta come messaggera, e messaggera d'amore... e non di guerra.

Il Figlio, vero Dio, diviene così vero uomo, Gesù è il suo Nome, - nato da Maria - nato a Betlemme di Giudea - della stirpe di David.

Il Figlio Unigenito del Dio Altissimo prende un corpo e una stirpe, prende un nome, si chiamerĂ  GesĂą, e acquisisce un destino, il Suo.

Questo Destino di Gesù era presente nel cuore di Dio dall’inizio della Creazione ed era quello di fare di Gesù il Cuore del Mondo.

Gesù Figlio Unigenito del Dio Altissimo, diviene ora anche il Figlio dell’Uomo.

Il Figlio unigenito dell’Uomo, perchè egli è il nuovo Adamo, egli è l’Uomo perfetto a cui tutti gli altri dovranno assomigliare per ritornare al Padre, ed essere riconosciuti da Lui, Figli. Diverranno figli nel Figlio. Verranno adottati per i meriti e le virtù del Figlio Unigenito, Gesù.

 GesĂą     Figlio Unigenito di Dio
 GesĂą     Figlio unigenito dell’uomo
              tramite la Vergine Maria,
              madre di Dio sulla terra.

 

“Maria, piena di grazia, intatta, sempre vergine, è il tempio dell’Altissimo “

(Inno di avvento)

 

***

 

 "In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi:
Dio ha mandato il suo Figlio Unigenito
nel mondo, perchè noi avessimo
la vita  per Lui"
 
1 Gv 4,9


 Inno

Dal  sorgere del sole
s'irradi sulla terra
il canto della lode.

Il creatore dei secoli
prende forma mortale
per radunare gli uomini.

Maria Vergine Madre
porta un segreto arcano
nell'ombra dello Spirito;

dimora pura e santa,
tempio del Dio vivente,
concepisce il Figlio

Nasce il Cristo Signore,
come predisse l'angelo,
e Giovanni dal grembo

Giace pover ed umile
Colui che regge il mondo
nella stalla di Betlem

Lo annunziano ai pastori
schiere di angeli in festa
cantando gloria e pace.

A te sia lode, o Cristo,
al Padre e al Santo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen


Per noi Dio si è fatto uomo


“L’Unigenito Dio, unico per ineffabile origine divina, disceso nel grembo della Vergine santa, cresce nella forma di un essere umano. Chi contiene tutto e nel quale e per il quale ogni cosa sussiste, viene dato alla luce secondo le leggi dell’umano. ... L’Invisibile, Colui che non può essere contenuto in nessuna umana realtĂ , Colui che non si può vedere, sentire e toccare, ecco, è nel giaciglio stretto da fasce. .. Colui, per mezzo del quale l’uomo è stato fatto, non aveva bisogno di diventare uomo; mentre noi avevamo necessitĂ  che Dio diventasse  uomo e abitasse in noi; cioè, assumendo l’umanitĂ , venisse dentro di noi. La sua umiliazione è la nostra grandezza, la sua degradazione è il nostro onore; da una parte l’Incarnazione di Dio e dall’altra, la nostra rinascita in Dio”

(Ilario di Poitiers, in Lodi alla Madonna)

 

Come può GesĂą essere al tempo stesso: pienamente Dio e pienamente uomo? Questo è il mistero della Incarnazione Divina. Ad esso può arrivare soltanto la fede! Tuttavia in questo mistero si apre uno squarcio sulla dignitĂ  del corpo umano. Anch’esso è una unione tra corpo materiale e anima razionale (spirito), creata ma immortale.  Questa unione che è il corpo dell’uomo è chiamato alla  divinizzazione, a vivere la vita di Dio, in Dio.L’Incarnazione ci fa capire che il Corpo dell’uomo, nella sua anima, è capace di contenere Dio, di diventare dimora di Dio, anzi la dimora privilegiata: “qui abiterò perchè l’ho desiderato” (s. 132) Il cuore dell’uomo è il vero e autentico “tabernacolo di Sion” luogo che Dio ha scelto per sua dimora preferenziale e gradita.

 

 

Nel Volto di GesĂą di Nazareth


Inno

Creatore degli astri
Verbo eterno del Padre,
la Chiesa a te consacra,
il suo canto di lode.

Cielo e terra si prostrano
dinanzi a te, Signore;
tutte le creature
adorano il tuo nome.

Per redimere il mondo,
travolto dal peccato,
nascesti dalla Vergine,
salisti sulla croce.

Nell'Avvento glorioso,
alla fine dei tempi,
ci salvi dal nemico
la tua misericordia.

A te gloria, Signore,
nato da Maria vergine,
al Padre ed allo Spirito,
nei secoli sia lode. Amen


 

“Dio non ha creato le cose per andarsene e scomparire. Si è, in qualche modo, nascosto in esse, come sotto dei veli, ed è per questo che noi possiamo scorgere, qualche vestigia di lui guardando la creazione.”(p. R. Cantalamessa ofm)

Dio onnnipotente ha creato il mondo: “e vide che era cosa buona” (genesi), e scendeva ogni giorno sul far della sera nel giardino della creazione, a passeggiare...

Poi creò l’uomo: “e vide che era cosa molto buona”...

E Dio stesso, nel Figlio GesĂą, divenne uomo.

Si compì il meraviglioso evento per il quale il creato è stato reso capace di contenere il Dio infinito, di contenere ed accogliere il Suo Creatore. Sono saltate le cerniere del creato, gli apparenti limiti!

Dio è sceso a visitare i suoi... ma i suoi non l’hanno accolto...ma a quanti lo hanno accolto ha riaperto l’antica strada che conduceva alla sua dimora celeste...la strada verso l'infinito. Poiché Dio

Is 35, 1 ss. 

- "aprirĂ  una strada nella steppa"

- "Esultino il deserto e la steppa gioisca e fiorisca l'arida terra... Dite ai cuori sconvolti: coraggio, non temete, ecco il vostro Dio... egli viene a salvarvi... le acque scaturiranno nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa... vi sarĂ  una strada pura, sarĂ  chiamata Via Sacra; nessun impuro vi passerĂ ... ma vi cammineranno i redenti, vi ritorneranno i riscattati dal Signore, ed entreranno in Sion con grida di gioia; eterna allegrezza sarĂ  sul loro capo, letizia e allegrezza li raggiungeranno, mentre fuggiranno afflizione e gemito"

Gesù è la via, attraverso la quale ritorneranno i riscattati dal Signore!


 (Rm 1,20)

“Dalla creazione in poi, le perfezioni invisibili di Dio possono essere contemplate con l’intelletto, nelle opere da lui compiute” 

 

Ogni mente umana può risalire a Dio Creatore, partendo dalle cose del mondo.

Ma con gli occhi e con lo sguardo della Fede, ogni uomo, se vuole, può contemplare le invisibili perfezioni di Dio nel volto di Gesù di Nazareth. Può risalire alla Sapienza, alle Perfezioni e all’Amore di Dio, posando lo sguardo su ciò che Gesù ha detto e ha fatto nel corso della sua vita terrena.

Gesù è immagine del Dio invisibile, impronta della sua sostanza, in Lui risplendono tutte le perfezioni di Dio.

“Gesù ha svelato l’uomo all’uomo e gli ha reso nota, gli ha comunicato, la sua altissima vocazione” (R.H.)

L'altissima vocazione dell'uomo è l'elevazione all'ordine soprannaturale, l'uomo è chiamato, per gratuito desiderio di Dio, alla divinizzazione , a diventare Dio come Dio, ma a modo di Dio!

Le invisibili perfezioni di Dio Altissimo, si sono nascoste sotto i veli del corpo e della vita di un Uomo, l’Uomo di Nazareth : Gesù, chiamato il Cristo, cioè l’Unto, il Messia, l’Inviato, l'Atteso dalle genti.

Come in un Tebernacolo, le infinite perfezioni di Dio Altissimo si sono nascoste nel mondo creato e nella sua storia. E ivi risiedono nel silenzio e in una continua presenza.

Agli uomini di fede e di buona volontà è dato scoprirle.


GesĂą il modello
immagine dell'invisibile Iddio


Inno

O GesĂą Salvatore,
immagine del padre,
re immortale dei secoli,

Luce d'eterna luce,
speranza inestinguibile,
ascolta la preghiera.

Tu che da Maria Vergine
prendi forma mortale,
ricordati di noi!

Nel gaudio del natale
Ti salutiamo, Cristo,
redentore del mondo.

La terra, il cielo, il mare,
acclamano il tuo avvento,
o Figlio dell'Altissimo.

Redenti dal tuo sangue,
adoriamo il tuo nome,
cantiamo un canto nuovo.

A Te sia gloria, o Cristo,
al Padre e al Santo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen


 "GesĂą è l'immagine del Dio invisibile
Primogenito di tutta la creazione
tutte le cose sono state create per mezzo di lui
e in vista di Lui" (Col 1,15)

 

"Egli era in principio presso Dio
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla fu fatto" (Gv 1,2)

 

"Guardate alla roccia
da cui siete stati tagliati,
alla cava da cui
siete stati estratti" (Is 51,1)


"Dio ci ha predestinati ad essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, questo è il suo piano di amore, a lode e gloria della sua grazia. Egli ci ha conosciuti da sempre, e ci ha predestinati ad essere conformi all'immagine del figlio suo; a lode e gloria della sua grazia" (Ef 1,5 - Rm 8,29)


 

La creazione con la sua magnificenza, canta la gloria di Dio, e a questo coro dell’universo si aggiunge, dalla terra, l’eco della voce dell’uomo. L’uomo è la voce del creato, colui che da voce a chi non ha voce: piante, animali, rocce, all’armonia stessa.

Egli è l’essere di frontiera posto tra il creato e Dio. Tra finito ed infinito. Deve andare a Dio, portando con se il Creato, di cui è nominato amministratore, e dalla sua armonia con Dio se ne gioverĂ  anche il Creato, che attende con impazienza il ritorno a Dio dei figli adottivi, attende il ritorno dell’umanitĂ  a  Dio, come un fiume che ritorna alla sua sorgente...”

 

“E tu Giordano perchè torni indietro...” (salmo 114, 5))

E' il mistero dell’Ascensione: Gesù è tornato al Padre portando con sè l'umanità e l'umanità ritornerà al Padre portando con se il creato.

Il creato attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio.

Il Concilio Vaticano II a conclusione del secondo millennio cristiano (1968), ha delineato la prospettiva cristologica, ecclesiale e antropologica.

E sì, quando si scopre Gesù, si scopre contemporaneamente che siamo insieme ad altri, che siamo Chiesa, e si scopre chi è l'uomo.

Tuttavia portiamo il peso di una storia che non è soltanto piena di fermenti ma anche di lentezze e ritardi. Ecco il bisogno di una purificazione e di una conversione. Una purificazione della memoria. Mettersi in prospettiva di pellegrinaggio, inteso prina di tutto come esodo di liberazione.

Questo cammino è anche un ritorno alla propria terra d'origine (a Dio!), ritorno con gemito e speranza, così attraverseremo la porta santa.


"Dio si rivela velandosi. Questo velo che nell'Antico Testamento è rappresentato dalla nube, nel nuovo testamento diventa la carne stessa di Cristo. Cristo è entrato nel santuario attraverso il velo che è la sua carne. Dio che è luce, si rivela attraverso le tenebre; egli che è tutta maestà, si rivela nella umiltà. Veramente, Dio si rivela sotto il suo contrario"

(p. R. Cantalamessa ofm in Salita al monte Sinai).


Potranno le tenebre cantare le tue meraviglie, Signore?

Così si chiude il salmo 88, noi rispondiamo "Sì"; dopo Gesù ciò diventa possibile, "nelle tenebre una luce rifluse", dice Giovanni, e così è . Dio si è rivelato nelle tenebre. Egli è la luce, il solo che può illuminare... Ma noi dalle nostre tenebre possiamo accogliere quella luce.

"Andate a Lui e sarete raggianti"


Natale
L'annuncio e la scoperta


Inno

Fiorì il germoglio di jesse
l'albero della vita
ha donato il suo frutto.

Maria, figlia di Sion,
feconda e sempre vergine,
partorisce il Signore.

Nell'ombra del presepe,
giace povero ed umile
il creatore del mondo.
il Dio che dal Sinai
promulgò i suoi decreti,
obbedisce alla legge.

Sorge una nuova luce
nella notte del mondo:
adoriamo il Signore!

A te sia gloria, Cristo
con il Padre e lo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen

“Gloria a Dio
nel piĂą alto dei cieli...
E pace in terra
agli uomini di buona volontà”


questo è il lieto annuncio che gli angeli portarono ai pastori di Betlem, allora, come oggi a noi.

 Andiamo anche noi a Betlem, a vedere la luce... Cerchiamo Betlem, oggi, cerchiamo la strada...

Betlemme: casa del pane

Luogo del cuore


“Nel quieto silenzio che avvolgeva ogni cosa, mentre la notte giungeva a metĂ  del suo corso, il tuo  Verbo onnipotente, o Signore, è sceso dal cielo, dal trono regale “(Sap. 18,14-15)

“L’Eros divino ha fatto scendere Dio sulla terra, lo ha costretto a lasciare le cime del silanzio” ( P. Evdokimov)

Così: nell'ordine sconvolto del mondo l'amore  introduceva il suo adorabile sconvolgimento.  (F. Mauriac)


Is 7,14;  9,1; 11,1

“Il Signore stesso, darà a voi un segno. Ecco la Vergine concepisce e partorisce un figlio e gli porrà nome Emmanuele” che significa Dio con noi

 

“Il popolo che camminava nelle tenebre, vide una grande luce... Poichè un bambino ci è nato, un figlio ci è stato donato, nelle sue spalle riposa l’impero; e lo si chiama per nome: Meraviglioso consigliere, Dio potente, Padre perpetuo, Principe della pace...”

“Un rampollo uscirà dal tronco di Jesse ed un virgulto spunterà dalle sue radici. Riposerà sopra di lui lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di discernimento, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Troverà compiacenza nel timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze, nè renderà sentenza per sentito dire, ma giudicherà con giustizia e misericordia. La giustizia sarà la cintura dei suoi lombi e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi”.

 

Il Frutto Benedetto della Terra

 

Inno

Chiara una voce dal cielo
si diffonde nella notta:
fuggonoi sogni e le angosce,
splende la luce di Cristo.

Si desti il cuore dal sonno,
non piĂą turbato dal male;
un astro nuovo rifulge,
fra le tenebre del mondo.

Ecco l'Agnello di Dio,
prezzo del nostro riscatto:
con fede viva imploriamo
il suo perdono e la pace.

Quanao alla fine dei tempi
Cristo verrĂ  nella gloria,
dal suo tremendo giudizio
ci liberi la sua grazia.

Sia lode a Cristo Signore,
al Padre e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.


 â€śMisericordia e fedeltĂ  si sono abbracciate, giustizia e pace si sono baciate. GermoglierĂ  dalla terra la fedeltĂ ... la nostra terra darĂ  il suo frutto” ... e lo ha dato da GesĂą nato da Maria  (sal. 85,11)

“Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perchè ricevessimo l’adozione a figli” (Gal 4,4)


La terra ha "partorito" GesĂą, e deve continuare a farlo.

(Is 33,14)

“Chi di noi resisterà al fuoco divorante, chi di noi resisterà davanti al suo ardore perpetuo”

Maria è quel Roveto ardente che arde senza consumarsi (dalle antifone ai primi vespri della festa della Teotokos-madre di Dio- 1 gennaio)

 â€śIl Verbo di Dio fu generato secondo la carne una volta per tutte. Ora, per la sua benignitĂ  verso l’uomo, desidera ardentemente di nascere secondo lo spirito in coloro che lo vogliono e diviene bambino che cresce con il crescere delle loro virtĂą. Si manifesta in quella misura di cui sĂ  che è capace chi lo riceve...” (dai 500 capitoli di san massimo il confessore)

 â€śGesĂą è la nostra pace, colui che ha fatto di due un popolo solo, abbattendo il muro di inimicizia che era frammezzo” (Ef 2,14)

(dai discorsi di s. Bernardo):

“Ecco la pace: non promessa, ma inviata; non differita, ma donata; non profetata, ma presente. Dio Padre ha inviato sulla terra un sacco, per così dire, pieno della sua misericordia; un sacco che fu strappato a pezzi durante la passione perchè ne uscisse il prezzo che chiudeva in sè il nostro riscatto; un sacco certo piccolo, ma pieno, se ci è stato dato un piccolo (Is 9,5), in cui però abita corporalmente tutta la pienezza della divinità (col 2,9). Quando venne la pienezza dei tempi, venne anche la pienezza della divinità”



Inno

Verbo , splendore del Padre,
nella pienezza dei tempi
tu sei disceso dal cielo
per redimere il mondo.

Il tuo Vangelo di pace
ci liberi da ogni colpa,
infonda luce alle menti,
speanza ai nostri cuori.

Quando verrai come giudice,
fra gli splendori del cielo,
accoglici alla tua destra
nell'assemblea dei beati.

Sia lode al Cristo Signore,
al Padre e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.


da sant’Ippolito sacerdote: “Contro Noèto”:

 

“Dio esisteva in sè perfettamente solo. Nulla c’era che fosse in qualche modo partecipe della sua eternità. Allora egli stabilì di creare il mondo. Come lo pensò, così anche lo creò. Il mondo cominciò ad esistere, perciò, come lo aveva desiderato. E quale lo aveva progettato, tale lo realizzò.

Dunque Dio esisteva nella sua unicità e nulla c’era che fosse coeterno con lui. Niente esisteva se non Dio. Egli era solo, ma completo in tutto.In lui si trovava intelligenza, sapienza, potenza e consiglio. Tutto era in lui ed egli era il tutto.

Quando volle, e nella misura in cui volle, egli , nel tempo da lui prefissato, ci rivelò il suo Verbo per mezzo del quale aveva creato tutte le cose. poichè Dio possedeva in se la sua Parola ed essa era inaccessibile per il mondo creato, egli la rese accessibile. Pronunziando una prima parole e, generando luce da luce, presentò alla stessa creazione come Signore il suo stesso Pensiero, e rese visibile colui che egli solo conosceva e vedeva in se stesso e che prima era assolutamente invisibile al mondo creato....

Lo rivelò perchè il mondo lo vedesse e così potesse essere salvato. Questi è la Sapienza che venendo nel mondo si rivelò Figlio di Dio. Tutto fu creato per mezzo di lui, ma egli è l’unico che viene dal Padre...”

 

 â€śOggi il Verbo eterno, generato dal Padre prima dei secoli, ha umiliato se stesso, per noi si è fatto uomo mortale” (Antifona)

 

“L’uomo di fede è uno che crede prima di vedere. E’ uno che lascia che Dio entri nella sua vita e ne faccia ciò che vuole E grazie a questo ascolto obbediente della volontà di Dio che altri uomini e donne hanno potuto vedere e toccare con mano la salvezza. Grazie cioè all’ascolto obbediente di maria e Giuseppe di Nazareth. (commento introduttivo - Dom Santa Famiglia 26.12.1999)

 

(Eb 11,8): 

“... per fede Abramo obbedì partendo... e partì  senza sapere dove andava... anche Simeone... aspettava il conforto d’Israele”

Tutti furono uomini dell’attesa...

La mia fede e la mia obbedienza attenta alla parola, saranno il grado e la misura che permetteranno ad altri di vedere e toccare la salvezza. Noi l'abbiamo toccata grazie alla fede di chi ci ha preceduto; la nostra fedeltĂ  permetterĂ  a chi verrĂ  dopo di noi, di ricevere l'ereditĂ  - Redditio Fidei!

“Il  grande Re nasce piccolo bambino. I magi vengono da lontano, guidati dalla stella e giungono a Betlemme, per adorare colui che giace ancora nel presepio, ma regna in cielo e sulla terra” (dai discorsi di san Quodcultdeus vescovo- Festa dei santi innocenti)


Inno

Prostrati i santi Magi
adorarono il Bambino,
offron doni d'Oriente:
oro, incenso e mirra.


O simboli profetici
di segreta grandezza
che svelano alle genti,
una triplice gloria!

Oro e inenso proclamano
il Re e Dio immortale;
la mirra annunzia l'Uomo,
deposto dalla croce:

Betlemme, tu sei grande,
fra le cittĂ  di Giuda:
in te è apparso al mondo,
il Cristo salvatore.

Nelle sue mani il Padre,
pose il giudizio e il regno:
lo sttestano concordi
le voci dei profeti.

Non conosce confini,
nello spazio e nel tempo,
il suo regno d'amore,
di giustizia e di pace.

A te sia lodo, o Cristo,
nato da Maria Vergine,
al Padre ed allo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen.


                                   Due Inni a confonto:


 

Inno

Le voci dei profeti,
annunziano il Signore,
che reca a tutti gli uomini,
il dono della pace:

Ecco una luce nuova
s'accende nel mattino,
una voce risuona,
viene il re della gloria.

Nel suo primo avvento,
Cristo venne a salvarci,
a guarir le ferite,
del corpo e dello spirito.

Alla fine dei tempi,
tornerĂ  come giudice;

darĂ  il regno promesso,
ai suoi servi fedeli.

Or sul nostro cammino
la sua luce risplende:
GesĂą, sole di grazia,
ci chiama a vita nuova.

Te, Cristo, noi cerchiamo;
te vogliamo conoscere,
per lodarti in eterno,
nella patria beata.


Inno

Perchè temi Erode,
il Signore che viene?
non toglie i regni umani,
chi dĂ  il regno dei cieli.

I Magi vanno a Betlem,
e la stella li guida:
nella sua luce amica
cercan la vera luce.

Il Figlio dell'Altissimo,
s'immerge nel Giordano,
l'Agnello senza macchia,
lava le nostre colpe.

Nuovo prodigio, a Cana:
versano vino le anfore,
si arrossano le acque,
mutando la natura.

A te sia gloria, o Cristo,
che ti sveli alle genti,
al Padre e al Santo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen.



“In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, perchè noi avessimo la vita per lui” (1 Gv 4,9)



 II PARTE

 Alba liturgica del terzo millennio

L'Oggi di questa Notte

 

Si, il Figlio di Dio... è nato nel tempo...
e noi siamo testimoni
dell'istante d'amore
che unisce l'eterno alla storia: l'oggi!

Ai piedi del Verbo incarnato deponiamo
gioie e apprensioni, lacrime e speranze.
Solo in Cristo, uomo nuovo, il mistero
dell'essere umano trova vera luce.

Meditiamo che a Betlemme
"è apparsa la grazia di Dio
apportatrice di salvezza
per tutti gli uomini" (Tt 2,11).
Questa notte, davanti ai nostri occhi
si compie ciò che il Vangelo proclama:

"Dio... ha tanto amato il mondo
da dare il suo Figlio unigenito,
perchè chiunque crede in lui
abbia la vita" (Gv 3,16)

 Il Suo Figlio Unigenito!

Tu, o GesĂą, sei il Figlio Unigenito
del Dio vivente, venuto nella grotta
di Betlemme!

Dopo duemila anni, riviviamo
questo mistero come un evento
unico e irripetibile.
Tra tanti figli di uomini, tra tanti bambini
venuti al mondo durante questi secoli,
soltanto Tu sei il Figlio di Dio: la tua nascita
ha cambiato, in modo ineffabile,
il corso degli eventi umani.

Ecco la veritĂ  che in questa notte
la Chiesa vuole trasmettere al terzo millennio.
E voi tutti, che verrete dopo di noi,
vogliate accogliere questa veritĂ ,
che ha mutato totalmente la storia.
Dalla notte di Betlemme, l'umanità è consapevole
che Dio si è fatto uomo; si è fatto Uomo
per rendere l'uomo
partecipe della sua natura divina.

Tu sei il Cristo , il Figlio del Dio viente!

Sulla soglia del terzo millennio,
la Chiesa ti saluta, Figlio di Dio,
che sei venuto al mondo
per sconfiggere la morte.
Sei  venuto ad illuminare
la vita umana mediante il Vangelo.
La Chiesa ti saluta e insieme con Te
vuole entrare nel terzo millennio.

Tu sei la nostra speranza
Tu solo hai parole di vita eterna
Tu, che sei venuto al mondo
nella notte di Betlemme, resta con noi!
Tu, che sei venuto dal Padre,
portaci a lui nello Spirito Santo,
sulla via che soltanto Tu conosci
e che ci hai rivelato, perchè avessimo la vita
e l'avessimo in abbondanza
Tu, Cristo, Figlio del Dio vivente,
sii per noi la Porta!
Sii per noi la vera Porta...
Sii per noi la porta che ci introduce
al mistero del Padre.
Fa che nessuno resti escluso
Dal suo abbraccio
di misericordia e di pace!

 E' Cristo l'unico nostro Salvatore!

Maria, aurora dei tempi nuovi,
sii accanto a noi,
mentre fiduciosi compiamo
i primi passi in questo Anno Giubilare
Amen!

 (gran parte dell'Omelia del papa Giovanni Paolo II - nella notte di Natale 1999 - inizio del grande Giubileo dell'anno 2000)

 

 


 

 Sapienza, dalle preghiere:


orazione:

“Padre di eterna gloria, che nel tuo  unico Figlio ci hai scelti e amati prima della creazione del mondo e in lui, sapienza increata, sei venuto a piantare in mezzo a noi la tua tenda, illuminaci con il tuo Spirito, perchè accogliendo il mistero del tuo amore, pregustiamo la gioia che ci attende, come figli ed eredi del regno. Per il nostro Signore GesĂą Cristo... Amen”

 


Salmo responsoriale: s. 147

 

ant.: Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi

 

Glorifica il Signore, Gerusalemme,/ loda, Sion, il tuo Dio. / Perchè ha rinforzato le sbarre delle tue porte, /in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. ant.

Egli ha messo pace nei tuoi confini / e ti sazia con fior di frumento: /Manda sulla terra la sua parola, /e il suo messaggio corre veloce. ant.

 Annunzia a Giacobbe la sua parola, / e le sue leggi e i suoi decreti a Israele . / Così non ha fatto con nessun altro popolo, /non ha manifestato ad altri i suoi precetti. ant.

 

Preghiera dei fedeli:

 

C - Fratelli, il Vangelo ci ha ricordato che dalla pienezza di Dio noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia. Con vivo senso di gratitudine ci rivolgiamo al padre e diciamo:

Guidaci, Signore, con la tua sapienza.

 1 - O GesĂą, Sapienza del Padre, che hai voluto prendere dimora in mezzo a noi, aiuta la tua Chiesa a essere segno visibile del tuo amore: noi ti preghiamo

2 - O Gesù, verità di Dio, illumina i responsabili delle Nazioni, affinchè si impegnino a realizzare condizioni di pace e di giustizia: noi ti preghiamo

 3 - O GesĂą, Verbo incarnato, suscita nelle nostre comunitĂ  l’amore per la tua Parola e aiutaci a viverla con gioia, noi ti preghiamo

 4 - O GesĂą, che ci hai rivelato il volto del padre, fĂ  che in ogni fanciullo alimentiamo  motivi di speranza per l’umanitĂ : noi ti preghiamo.

 C- O Dio, che hai tanto amato il mondo da dare il tuo unico Figlio come salvatore, ascolta la preghiera di questa famiglia riunita davanti a te e, per intercessione della beata Vergine Maria, concedi a tutti i popoli della tera i doni  messianici della fraternitĂ   e della pace. per Cristo nostro Signore-Amen

 

Natale

Inno

Accogli nel tuo grembo,
o Vergine Maria,
il Verbo di Dio Padre.

Su te il divino Spirito,
distende la sua ombra,
o madre del Signore.

Porta santa del tempio,
intatta ed inviolabile,
ti apri al re della gloria.

Predetto dai profeti,
annunziato da un angelo,
nasce GesĂą salvatore.

A te, Cristo, sia lode,
al Padre e al Santo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen

 

                    Pensiero sul Natale

 Il creato è un "logos-alogos"
una parola senza voce
un significato non detto
Con l'Incarnazione
la Parola si fa voce.
Gesù il Verbo Incarnato,è
donatore di senso all'uomo
...allora veneriamo la
NativitĂ , onoriamo questa piccola Betlemme
veneriamo questo presepio.
Grazie ad esse tu, uomo privo di senso,
sei nutrito del senso divino!

(tdr)


 

 

Inno biblico a GesĂą Bambino

(Frasi bibliche sul Natale)

 (sintesi ad opera della redattrice, che le ha spesso usate come lettura prima del pranzo natalizio -Annunzio del lieto evento)

 

Ora si realizzano le parole annunciate a Maria: Ecco tu concepirai e darai alla luce un figlio, lo chiamerai Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato figlio dell’Altissimo e il suo regno non avrà mai fine. Oggi un bambino è nato per noi, ci è stato dato un pargolo, sulle sue spalle riposa l’impero e lo si chiama: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace.

Così il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; sugli abitanti in paese tenebroso risplendette una luce. Era la luce vera che illumina ogni uomo quella che veniva nel mondo. Era nel mondo e il mondo fu fatto per mezzo di lui e il mondo non lo riconobbe, venne nella sua proprietà e i suoi non lo accolsero. A quanti però lo accolsero diede il potere di divenire figli di Dio. E il Verbo si fece carne e dimorò fra noi e noi abbiamo visto la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità..., la grazia e la verità divennero realtà in Cristo Gesù. Dio nessuno lo ha mai visto, l’Unigenito Dio, che è nel seno del Padre egli lo ha rivelato. E Gesù pur essendo per natura Dio, non considerò questo un tesoro geloso, ma umiliò se stesso prendendo natura di servo, divenendo simile agli uomini facendosi obbediente fino alla morte. Per questo Dio gli ha dato il Nome che è al di sopra di ogni altro nome affinchè nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è Il Signore a gloria di Dio Padre. Amen!

 

 

 

               ASPETTANDO IL NATALE

 

          GesĂą è venuto sulla terra per svelare il volto di Dio

 

Qualcuno chiese: "Mostraci il Padre"

Gesù rispose: "Chi ha visto me ha visto il Padre. Le parole che io dico non le dico da me stesso; il Padre che dimora in me fa le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me"

(Gv 14,8)

 

"Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato a portare a compimento la sua opera"

(Gv 4,34)

"Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non incorre nel giudizio"

(Gv 5,24)

"Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli e conoscerete la veritĂ  e la veritĂ   vi farĂ  liberi"

( Gv 8, 31)

 "Chi crede in me, non crede in me, ma in Colui che mi ha mandato, e colui che vede me, vede Colui che mi ha mandato. Io sono la luce, sono venuto nel mondo affinchè chi crede in me non rimanga nelle tenebre. Se uno non ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno,. Non sono venuto per condannare il mondo ma per salvare il mondo. Colui che non accoglie le mie parole, ha giĂ  chi lo giudica. La parola stessa che pronunciai quella lo giudicherĂ  nell'ultimo giorno"

"Se qualcuno mi ama, osserverĂ  la mia parola e il Padre mio lo amerĂ  e verremo a lui e faremo dimora presso di lui" (Gv 14,23)

 

 Qualcuno scrisse...

"Dio , che nei tempi antichi aveva parlato per mezzo dei profeti, in questa fine dei tempi ha parlato a noi nel Figlio, che egli costituì sovrano padrone di tutte le cose e per mezzo del quale creò l'universo" (Eb 1,1)

 Dunque:

"Quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, affinchè riscattasse coloro che erano sottoposti alla legge, affinchè ricevessimo l'adozione a figli" (Gal. 4,4)

Allora:

"Benedetto sia Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, il quale nei cieli ci ha colmati di ogni specie di benedizione spirituale in Cristo. Egli ci elesse in lui prima della creazione del mondo, perchè fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell'amore, predestinandoci ad essere suoi figli adottivi, per mezzo di Gesù Cristo, secondo il disegno della sua volontà, a lode della sua gloria" (Ef 1,3)

 

"Gesù è immagine del Dio invisibile - Generato prima di ogni creatura. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono" (Col. 1,15)

"Generato non creato della stessa sostanza del Padre" (dal Credo)

La stalla di Betlemme è l'origine di ogni manifestazione divina.

Betlemme è modello di ogni manifestazione futura del volto di Dio. Betlemme diviene segno-simbolo di quel progetto divino, presente da sempre nel cuore del Padre e realizzato gradualmente nel tempo e nella storia:

"Gesù non considerò un tesoro geloso, la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso assumendo la condizione di servo..." (Fil 2,6)

Nelle sembianze rosee e paffutelle di un bambino, GesĂą mostra subito le leggi fondamentali del suo Regno:
 
Spoliamento, Servizio, UmiltĂ 
 
Questi sono i primi doni con i quali si presenta al mondo.
Sono i primi doni che GesĂą consegna all'umanitĂą rinnovata. Alla nuova umanitĂ , fatta da coloro che vorranno seguirlo e che sono chiamati ad accogliere questi doni e a viverli lungo il corso del proprio tempo storico e, nell'apparente lentezza della propria vita quotidiana. GesĂą invita con questi doni a far diventare evento straordinadio l'ordinaria vita quotidiana.
Da adulto GesĂą spiegherĂ  anche con le parole questi suoi doni. Ricordiamo fra tante:
"Colui che vuole essere il primo, si faccia servo di tutti" - come esempio prese un bambino e lo pose davanti a tutti . (Mc 9, 35)

"Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi della nazioni le dominano. Fra voi però non sia così, ma chi vuol essere grande t ra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà servo di tutti. Il Figlio dell'Uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (Mc 10,40)
 
E poi un giorno dettò una regola  d'oro sintesi di ogni legge: "Tutto quanto volete che gli altri facciano a voi, anche voi fatelo a loro" (Mt 7,12)
 
GesĂą dice...

                "Io sono la luce (Gv 8,12)
                "Io sono il pane (Gv 6,35)
 
      A Betlemme una luce rifulse:
 
"Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; sugli abitanti in paese tenebroso risplendette  una luce"
(Is 9,1)
 
GesĂą era il "sole nascente dall'alto" (Lc 1,78)
 
"Ed ecco la stella che avevano vista in oriente, li precedeva, finchè non andò a fermarsi sopra il luogo dove si trovava il bambino"
(Mt 2,9)
 
GesĂą disse:
"Io sono la luce del mondo: chi mi segue non cammina nelle tenebre, ma avrĂ  la luce della vita"
 
e disse ancora:
 
                           
 
"Io sono il pane vivente disceso dal cielo. Se qualcuno mangia di questo pane vivrà in eterno. E il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo" (Gv 6)
 
E Betlemme vuol dire: Casa del pane!
 
E GesĂą sceglie proprio Betlemme per venire al mondo!
 
"Un angelo del Signore si presentò ai pastori, che vegliavano di notte, e la gloria del Signore li avvolse di luce.... l'angelo disse loro: non temete, ecco vi annunzio una grande gioia... oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia" (Lc 2,8)
Ed ecco. "un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio" (Is 9,5)
E Gabriele portò alla Vergine il lieto annunzio: "Concepirai un figlio e lo chiamerai Gesù" (Lc 1,31)
 
"E un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole , con a luna sotto i suoi piedi e una corona di dodici stelle sul suo capo. Era incinta"
 
L'umile vergine di Nazareth era quella donna vestita di sole, annunciata dalle origini da Dio stesso quando disse ai progenitori e al "serpente"
 
"VerrĂ  una donna"
 
la sua aurora giĂ  annuncia l'imminente sorgere del sole. Ella porta al mondo GesĂą, "luce da luce"
 
Di Lui così parlavano le scritture:
 
"Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace" (Is 9,5)
 
"Un germoglio spunterĂ  dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierĂ  dalle sue radici. Su di lui si poserĂ  lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore" 
(Is 11,1)
 
" E il Verbo si fece carne
E venne ad abitare in mezzo a noi"
(Gv 1,14)
 
"Ora si compie il disegno del Padre: fare di Cristo il cuore del mondo" (dalla liturgia delle ore)
 
"Consolate, consolate il mio popolo, dice il nostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù... Una voce grida: "nel deserto preparate la via del Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati, il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura". Allora si rivelerà la gloria del Signore" (Is 40,1)
 
"Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa...Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio! Non temete, ecco il vostro Dio... Egli viene a salvarvi. Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno le orecchie dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perchè scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua... ci sarà una strada appianata e la chiameranno Via Santa; nessun impuro la percorrerà, vi cammineranno i redenti. Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo"
(Is 35)
 
E GesĂą disse di se: "Io sono la vita" (Gv 15)
 
"Una voce dice: grida; e io rispondo: cosa devo gridare? ... sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie in Sion; alza la voce con forza non temere; annunzia alle cittĂ  di Giuda; Ecco il vostro Dio! Ecco il Signore Dio, viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio. Ecco, egli ha con se il premio e i suoi trofei lo precedono. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce pian piano le pecore madri" 
(Is 40, 6)
 
"Oracolo del Signore
Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. non griderà nè alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino fumigante.
Proclamerà il diritto con fermezza, non verrà meno e non si abbatterà, finchè non avrà stabilito il diritto sulla terra... così dice il Signore Dio che crea i cieli"
(Is 42, 1° carme del servo)
 
La parola, la luce, racchiusa in quel bambino, venne di notte. Una stalla fu il suo rifugio e una stalla per prima accolse il mistero di un Dio che si fa bambino, e per prima fu testimone della presenza incarnata di Dio sulla terra.
 
Lo chiamarono anche Emmanuele,
che significa Dio con noi!
 
 
E da Matteo GesĂą ci manda a dire che:
"io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo"
(Mt 28,20)
 
Egli ora è presenza eucaristica
 
 GesĂą portava nel suo corpo la nuova Alleanza. Era la nuova alleanza col suo corpo. la natura umana fu rovinata dal "mangiare" del primo uomo. la natura umana viene ricreata dal vero uomo che dĂ  se stesso come cibo.  L'eucaristia è l'unico sacramento che si mangia! GesĂą nel suo Corpo diventa luogo dell'incontro dell'uomo con Dio e di Dio con l'uomo!


 "Ti ringrazio Signore perchè non hai voluto nè sacrificio nè offerta, ma un corpo mi hai preparato"
E allora entrando nel mondo GesĂą dice: "Ecco Signore, io vengo per fare la tua volontĂ "

(salmo 40,7)

 

"Mentre mangiavano Gesù prese il pane, lo benedisse, lo spezzò, e lo diede loro dicendo: prendete e mangiate questo è il mio corpo!"
(dai racconti evangelici dell'eucaristia - Mc ed altri)
 
Il Signore ha scelto l'eucaristia per sua dimora sulla terra:
"Questo è il mio riposo per sempre qui abiterà perchè l'ho desiderato"
(salmo 132,14)
 
Accogli l'invito, è autunno, comincia l'Avvento, il natale è vicino...
 
Mentre la natura cerca il dovuto riposo, cerca il silenzio e il tempo si fa languido e lento, rallenta anche tu la tua corsa, che spesso ti toglie il fiato e ti delude, e ascolta, ora, l'invito del salmo che dice:
 
"Fermatevi e vedete che io sono Dio;
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra"
(salmo 46,11)
 
Datti il tempo...
 
"Venite, vedete le opere del Signore" (salmo 46)
 
"Mirate le meraviglie di Dio, Meraviglioso è il suo agire verso i figli dell'uomo" (Salmo 66,5)
 
Fa come i pastori a betlemme, dì anche tu a  te stesso, come loro: andiamo fino a Betlemme, andiamo a vedere!
 
Anche tu puoi dire: andiamo a vedere - il luogo dove Gesù ora è deposto - il tabernacolo, la sua attuale mangiatoia, la nuova Betlemme, la nuova casa del pane...
 
Lui ti aspetta
Aspetta proprio te...
cerca fra tanti il tuo volto!
 
"Andiamo a vedere che luce è la sua!" ...
...
 

 "E' Natale!
Venite voi che siete attesi,
conosciuti, amati.
Venite, perchè il mistero
stupendamente buono
è per voi preparato"

(Paolo VI)



 
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